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Trasforma la tua impresa in un organismo che pensa, decide e agisce da solo

In questo articolo ti mostrerò come trasformare la tua impresa in un organismo che pensa, decide e agisce da solo. Si esatto, un’organizzazione che cresce, produce e migliora anche senza il tuo intervento continuo. Anche senza la tua presenza assidua. Ecco come automatizzare la propria impresa annientando i 5 buchi neri.

Gestire un’impresa non è cosa da poco. Anche una piccola impresa. Le variabili da controllare sono davvero tante. E mano a mano che l’azienda cresce si presentano sempre nuove sfide e nuovi scenari da gestire e risolvere. I mercati che si evolvono – anche radicalmente – possono mettere in discussione lo scopo stesso dell’impresa e richiedono l’adattamento periodico del modello di business.

Automatizzare la propria impresa lavorando SULLA organizzazione

Ecco perché l’imprenditore o il manager che guida l’impresa ha bisogno di smettere presto di lavorare NELLA sua organizzazione e di iniziare a lavorare SULLA sua organizzazione.

Proprio per staccarsi, operativamente ed emotivamente dall’operatività e dedicarsi alla strategia e allo sviluppo bilanciato e armonioso della creatura che ha creato o che gestisce.

Immagino che tu abbia già sentito come per automatizzare la propria impresa quanto sia importante lavorare sulla propria organizzazione anziché all’interno di questa. Però credo che raramente tu abbia sentito COME fare, in maniera concreta e chiara, in termini O-PE-RA-TI-VI.

I 5 buchi neri che annientano la redditività: La mancanza di un sistema è il più importante

Ho già parlato in un precedente articolo dei 5 buchi neri che uccidono la redditività della tua impresa. Sono questi 5:

  • assenza di un sistema di gestione
  • errori e sprechi (la cosiddetta non qualità)
  • mancanza di integrazione ed automazione
  • personale non motivato
  • lavoro interrotto

l’assenza di un sistema di gestione è sicuramente al primo posto, come risulta da diversi studi nazionali e internazionali. Infatti l’assenza di un metodo, di un sistema standard e condiviso per fare le cose, ha davvero tante controindicazioni, per via dei suoi molteplici effetti negativi:

  • risultati non costanti e imprevedibili
  • minore soddisfazione dei clienti
  • scarsa produttività
  • stress (non misurabile, ma palpabile)
  • ridotta redditività
  • poca chiarezza di ruoli
  • difficile assegnazione delle responsabilità
  • continue emergenze
  • dare la colpa alle persone, anziché comprendere i problemi delle procedura (con pesanti risentimenti personali)
  • peggioramento del clima aziendale

se mi metto a pensarci, ne trovo un’altra decina. Come minimo!

La mancanza di un sistema quindi è la prima causa di scarsa produttività, efficienza, dissipazione di utili, distruzione di margini.

La premessa fondamentale è cambiare il punto di vista

Ma vediamo come lavorare SUL sistema e non NEL sistema. Per prima cosa devi fare un passaggio mentale: osservare il tuo business da un punto di vista privilegiato: ESTERNO e RIALZATO. Potremmo definirlo il passo ZERO, il passo senza il quale i 3 passi che ti sto per descrivere non hanno neanche senso.

Cioè: Se non riesci a tirarti fuori dall’operatività, non riesci nemmeno a vedere cosa è che non va o che potrebbe andare meglio nella tua organizzazione. Non riesci a lavorare sui tuoi sistemi.

Lavorare SUL sistema

Ma cosa vuol dire concretamente “lavorare sul sistema”? come faccio ad ottenere un metodo che mi permette davvero di rendere automatica la parte operativa della mia impresa?

Nel metodo L.S.S. “Lavora Sul Sistema” che ho messo a punto nel corso degli anni, ho individuato le 3 singole azioni che fanno la differenza nella produttività delle aziende e organizzazioni di ogni tipo. Queste singole azioni sono quelle che contraddistinguono le organizzazioni super produttive, quelle che hanno la maggior produttività, quelle che hanno le prestazioni migliori.

Vediamo quali sono queste 3 azioni.

Prima azione: L’obiettivo strategico

Il primo dei 3 passaggi fondamentali è definire l’obiettivo strategico. È il momento in cui descrivi le fondamenta della tua organizzazione.
Una pagina sola, in cui si descrive l’obiettivo primario, si delineano le metodologie e gli impegni, si elencano i punti di forza.

È un compito da svolgere in prima persona, che tu sia l’imprenditore, il manager o il proprietario, devi occupartene direttamente. È un lavoro semplice, rapido, quasi di getto. Roba da fare in 4-6 ore di lavoro, anche meno, magari distribuite in più sessioni. L’importante è che sia scritto.

Deve essere di una chiarezza estrema e rispecchiare la chiarezza che può e deve avere in mente la persona alla guida dell’impresa. Capisci bene che impatto possa avere questa cosa sulla visione del tuo business!

Una volta completato, riceverai feedback dal tuo staff e sarà importante condividerlo all’interno dell’organizzazione. Nel tempo, lo regolerai come necessario, ma non cambierà molto con il passare degli anni.

Se vuoi vedere un esempio e scrivere il tuo Obiettivo Strategico, clicca qui e scarica il template personalizzabile. Inizia oggi stesso. È importante. È la prima pietra della tua libertà futura. Ti riempirà di orgoglio per quello che hai raggiunto fino ad oggi e ti darà una chiarezza impressionante, dopo averlo fatto.

Automatizza la tua impresa con il Metodo LSS - Lavora Sul Sistema
Obiettivi strategici, principi operativi, procedure e istruzioni: trasforma la tua impresa in un organismo che pensa, decide e agisce da solo

Seconda azione: i Principi Operativi

La seconda azione è quella di descrivere i Principi Operativi in base ai quali la tua organizzazione dovrà decidere e agire d’ora in poi. Anche se l’obiettivo strategico è ancora allo stato di bozza, inizia a buttare giù tutte le cose hai in mente riguardo a come le persone che lavorano con te dovrebbero sempre lavorare. È come scrivere la costituzione del tuo stato. Solo che non devi farti aiutare da un parlamento di aiutanti: lo devi creare tu. In prima persona.

Questo documento descrive le linee guida con cui prendere le decisioni. Deve essere coerente ovviamente con l’Obiettivo Strategico, e costituire un punto di riferimento in azienda per tutte le persone al fine che possano prendere decisioni in autonomia senza interpellarti ogni volta, esattamente come se decidessi tu direttamente.

Su questo documento sono descritti i principi, non le modalità operative, per intendersi non c’è scritto come redigere un’offerta. È più facile che ci troviamo scritto “nella nostra organizzazione cerchiamo sempre la soluzione più semplice“, con l’intento ovviamente di favorire un atteggiamento di approccio efficace ai problemi, ma anche efficiente, che aiuti le persone a lavorare in modo armonioso, con energia e senza stress.

Per darti un’idea di come potresti scrivere questi principi per la tua organizzazione, nel template da scaricare, ho elencato una serie di Principi Operativi. Quindi scaricalo da questo link e inizia a scrivere questi principi: ti sarà tutto immediatamente chiaro.

Automatizza la tua impresa con il Metodo LSS - Lavora Sul Sistema
Obiettivi strategici, principi operativi, procedure e istruzioni: trasforma la tua impresa in un organismo che pensa, decide e agisce da solo

Terza azione: le Procedure di Lavoro

Se definire l’obiettivo strategico ci mantiene focalizzati, i principi ci guidano nel prendere decisioni, perché rappresentano la “costituzione”, le Procedure rappresentano le “LEGGI” e rendono automatica l’applicazione dei processi.

La terza azione è appunto quella della descrizione delle procedure operative. Queste tre attività devono essere eseguite esattamente in quest’ordine. Non è consigliato invertire l’ordine, cioè scrivere prima le procedure e poi i principi e poi il piano strategico.

Come scrivere procedure efficaci, l’ho detto già in un precedente articolo, clicca su questo link per andare a vedere: “Il metodo delle 6C per scrivere procedure efficaci

Automatizza la tua impresa con il Metodo LSS - Lavora Sul Sistema
Obiettivi strategici, principi operativi, procedure e istruzioni: trasforma la tua impresa in un organismo che pensa, decide e agisce da solo

Complessivamente, è bene che tu spenda il 90% del tuo tempo sulla redazione e miglioramento delle procedure di lavoro, ma deve essere scritto per primo l’obiettivo strategico, da cui discendono i principi operativi. Ed infine le procedure di lavoro.

E come ti puoi immaginare, mentre i primi due documenti definiscono l’organizzazione e la descrivono negli anni, e possono non cambiare in sostanza per diversi anni, il lavoro sulle procedure è un lavoro continuo, che può durare mesi e che richiede una manutenzione continua.

Comincerai dalle procedure che hanno un maggior impatto sull’andamento della tua impresa, quelle più critiche o che sono il cuore dei tuoi processi. Mano a mano che avrai definito le procedure più critiche, passerai a quelle secondarie e così via.

Io ho un metodo anche per valutare le priorità e capire da quali procedure iniziare in funzione dei costi e dei benefici, ma per iniziare va bene anche affidarsi all’intuito.

Il potere del mettere NERO su BIANCO

Ora, queste pietre miliari della tua organizzazione, questi tre baluardi della tua efficienza, devono essere necessariamente scritti.

Esattamente. Sia l’obiettivo strategico, che i principi operativi, che le procedure di lavoro, devo essere necessariamente scritti. E questo per garantire che facciano il loro dovere in maniera inequivocabile e comportino una serie di vantaggi che vanno ben oltre la semplice redditività. Infatti, definire e scrivere questi tre punti ti garantisce di:

  • Individuare delle aree grigie fra le tue procedure e prendere decisioni sull’istante
  • Far emergere dei punti critici che fino ad ora non avevi compreso fino in fondo
  • Confrontarti con i tuoi collaboratori, partner o fornitori, oliando un meccanismo che stentava ad ingranare
  • Formare i tuoi collaboratori a fare questo lavoro da soli o in team senza la tua presenza e in definitiva alla tua organizzazione di crescere da sola.

A volte il processo può essere noioso: soprattutto scrivere le procedure non è affatto istantaneo. È chiaro che catalogare tutti i sistemi e sottosistemi richiede tempo. Le Procedure di Lavoro non si configurano facilmente come i primi due documenti.

Ma nelle prime settimane successive all’inizio del processo di documentazione, già potrai notare una progressiva liberazione dai tuoi compiti più routinari. Noterai che la tua organizzazione inizia a lavorare in maniera più fluida. Uno dei punti cardine e degli effetti del metodo L.S.S. è la capacità di prendere decisioni in autonomia. Da un certo punto in poi la tua organizzazione prenderà decisioni esattamente come le avresti prese te, semplicemente per il fatto che hai dato a delle persone normalmente capaci un perché, un come, è un che cosa fare.

Ricapitolando

Quindi, ricapitolando, dopo esserti messo in una posizione ESTERNA alla tua organizzazione, guardandola dall’alto, è necessario definire in quest’ordine:

  1. L’obiettivo strategico è la tua dichiarazione di indipendenza, la tua Magna Charta per un futuro migliore.
  2. I Principi operativi sono la tua Costituzione, una serie di linee guida per il futuro processo decisionale.
  3. Le Procedure di lavoro sono le tue leggi, le regole del tuo gioco, chi non sta al gioco e non rispetta le regole, si accomodi.

Riesci ad immaginare un governo rappresentativo che non abbia registrato le sue fondamenta in forma scritta? Perché dovrebbe essere diverso per la tua attività o il tuo lavoro?

Per metterli insieme non ci vorrà molto, ma non sarà immediato. Non posso nemmeno garantirti che sarà facile, perché ci saranno dei momenti in cui perderai il focus o non saprai dove trovare il tempo per portare a termine il tuo progetto.

Ma ti posso garantire che se lo farai, sarai ripagato con una moneta che non troverai su nessun listino di cambio.

La tua libertà!

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E se hai domande, commenta qui sotto e fammi e tue domande. Avrai sicuramente delle risposte utili per la crescita della tua impresa.

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Le 6C per creare procedure efficaci

Se la tua impresa sta crescendo e ti trovi in difficoltà nella gestione del personale oppure se la vuoi far crescere, hai bisogno di creare delle procedure organizzative efficaci. Delle procedure operative standard.

In questo articolo ti mostrerò come creare delle procedure veramente utili per la crescita della tua organizzazione, quindi non quella paccottaglia formale che si trova nella maggior parte delle aziende certificate ISO9001 e che la maggior parte di consulenti spaccia ancora oggi per valide.

Ti sto parlando di documenti di vario genere e formato che raccolgono il know-how aziendale su un argomento e lo mettono a disposizione del tuo personale in modo che ognuno abbia una guida operativa e che tutti i processi funzionino in maniera automatica.

Ci sono dei piccoli segreti che rendono delle procedure operative degli strumenti realmente efficaci per la conduzione della tua azienda rendendola un meccanismo automatico al tuo servizio. Infatti fra poco ti parlerò  del metodo delle 6C per creare delle procedure veramente efficaci, ma prima devi conoscere quali modalità si usano abitualmente per documentare le procedure.

Tipi di procedure

le procedure possono essere descritte in tanti modi, usando testo, diagrammi, matrici, immagini e video. Ma vediamo vantaggi e svantaggi di ciascuna rappresentazione.

Procedure di testo

La procedura testuale è il vecchio modo di documentare le procedure. Si usa semplicemente del testo per descrivere in maniera più o meno dettagliata le singole operazioni in sequenza logica. Questo modello di rappresentazione delle procedure è frequente incontrarlo nelle aziende che hanno iniziato la loro attività nei primi anni della qualità ma purtroppo è facile imbattersi ancora in consulenti che usano ancora questi metodi ancora oggi. La procedura testuale ha ereditato l’imprinting della grande industria di vecchio stampo e ha alcuni aspetti negativi fra cui la scarsa leggibilità e la scarsa immediatezza; talvolta è scritta con approccio formale e teorico, rimanendo spesso lettera morta all’interno di qualche cassetto o scaffale anziché essere utilizzati per aiutare le persone a lavorare. Il vantaggio è la possibilità di descrivere dettagliatamente una singola attività, per cui spesso la si usa per le cosiddette “Istruzioni di lavoro” (singola lavorazione).

  • PRO: molto dettagliate
  • CONTRO: verbosità, scarsa leggibilità, basso “appeal”

Procedure a diagramma di flusso

Scrivere le procedure con un diagramma a blocchi o con un diagramma di flusso di solito è molto efficace e il principale vantaggio è che è immediato e permette una vista di insieme, ma non è sempre comprensibile da parte di tutti, richiede un occhio allenato e c’è bisogno di un di un certo grado di competenza per leggerlo e comprenderlo. E poi il suo grande limite è nel descrivere le attività complesse, con un elevato grado di dettaglio. Usavo molto questo metodo negli anni 2000 quando le aziende sono passate ad una organizzazione per processi, mentre oggi le uso soltanto in casi particolari.

  • PRO: immediatezza, vista di insieme
  • CONTRO: poco dettaglio

Procedure a matrice

La rappresentazione a matrice si presta bene a svariati tipi di applicazione e presenta alcuni vantaggi rispetto ad entrambe le soluzioni precedenti. Di solito la procedura è schematizzata secondo una matrice, una tabella che riporta sulle righe la sequenza logica delle attività, mentre in colonna sono rappresentati:

  • un codice progressivo dell’attività
  • una descrizione sintetica dell’attività
  • la descrizione approfondita dell’attività
  • un responsabile
  • i documenti che utilizza
  • i documenti che produce
  • altri campi a piacere, dalla quantificazione del rischio alla strumentazione a disposizione, eventuali archivi, ecc.

Questo tipo di rappresentazione presenta  notevoli vantaggi perché permette facilmente la lettura e le revisioni (di solito con normalissimi fogli di calcolo) e risulta estremamente flessibile e modulare.

Questo tipo di procedura viene usato per documentare i processi sia di piccole imprese o di imprese grandi (i processi dei mutui e dei fidi di MEDIOLANUM li ho progettati in questo modo)

PRO: sintesi, revisioni, ottime per progettare un processo, modularità, scalabilità

CONTRO: non sono il massimo nella comunicazione, sono strumenti di lavoro

Procedure Video

Un’altra modalità di documentare i processi in maniera veramente efficace è tramite video. Alcune aziende preferiscono questa modalità per l’immediatezza. Ad esempio in un’azienda che crea composti chimici, abbiamo utilizzato i video per mostrare agli operatori come riempire dei silos in sicurezza con i giusti DPI. Cosa c’è di meglio che mostrarlo in video? e poi l’abbiamo messo a disposizione del personale in maniera molto snella tramite smartphone, intranet e whatsapp. Sarebbe meglio avere una infrastruttura multimediale che permetta di metterle a disposizione facilmente e di tracciarne la lettura, ma i mezzi tecnologici certamente non mancano. Anche un gruppo chiuso di Facebook andrebbe bene per una piccola impresa, oppure strumenti a pagamento, più professionali e strutturati.

PRO: immediatezza, comunicazione, facilità nell’esporre, rapidità

CONTRO: non si possono stampare, non si possono correggere, necessitano di una infrastruttura multimediale

Tecnica mista

È importante poi arricchire ogni tipo di  procedura, se serve, con dettagli chiari ed inequivocabili come ad esempio con della documentazione fotografica. In certi casi possiamo utilizzare testo e immagini per spiegare alcuni passaggi critici, in altri casi video, in altri diagrammi e via dicendo, mescolando i vari media per avere veramente ZERO ostacoli nel ricorrere a queste procedure.

il metodo delle 6C

Ogni procedura per essere chiara ed efficace deve avere le 6 componenti caratteristiche:

  • CHI
  • COSA
  • COME
  • CON CHI/COSA
  • CONFRONTO
  • CONDIVIDI

CHI: il responsabile dell’attività

COSA: la descrizione sintetica dell’attività, il titolo del paragrafo, lo scopo.

COME: descrizione dettagliata di come deve essere eseguita l’attività

CON CHI/COSA: quali figure collaborano o eseguono l’attività, con quali strumenti?

CONFRONTO: una volta che la procedura è in bozza, è bene confrontarsi con il personale interessato, per limare le inevitabili differenze fra la prima versione e la pratica applicativa. Correggere le procedure prima di renderle ufficiali è una fase molto importante.

CONDIVIDI: Ultimo passo, dopo che si è concluso il processo di revisione e approvazione, la procedura deve essere messa a disposizione delle persone che la dovranno applicare, con i mezzi giusti e i formati giusti, che si tratti di una procedura stampata, di un PDF in rete, di un filmato, non ci sono regole ferree, nemmeno la ISO 9001 prevede firme, stampe o formati vari, con buona pace dei consulenti e auditor formali.

In questo modo ti garantisco che non avrai difficoltà a ottenere il meglio dalla tua organizzazione e a farla volare verso un livello superiore rendendo l’azienda un meccanismo automatico al tuo servizio.

Se vuoi vedere dei modelli, degli esempi o semplicemente fare domande, scrivi qui sotto, sarò contento di mandarti gratuitamente quello che ti serve.

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